L’inserimento è il momento in cui il bambino e il genitore escono dall’ambiente familiare per entrare in un mondo fatto di esperienze, incontri e spazi nuovi: tali cambiamenti provocano indubbiamente un senso di ansia che richiede del tempo per essere superato.
Proprio per questo motivo è importante che l’inserimento venga realizzato in modo graduale, per dare modo sia al bambino che al genitore di fare esperienza e, nello stesso tempo, di assimilarla.
In genere, nella prima settimana di frequenza, il bambino permane al nido per poche ore e con la presenza di un genitore; questo è un modo per offrire al piccolo una fonte di rassicurazione verso ciò che è sconosciuto.
Un ulteriore vantaggio offerto dalla presenza di un genitore è quello di rassicurare i familiari sulle condizioni del bambino e di vincere le loro “resistenze”.
Durante questo primo periodo il bambino non rimane né a mangiare né a dormire al nido e, se si presenta la necessità, il cambio viene fatto svolgere dal genitore. Con il passar dei giorni aumentano gradualmente le ore di permanenza e si prova a lasciare solo il bambino per qualche ora, in modo che il piccolo si abitui a veder andar via la mamma o il papà per poi vederli ritornare.
Se in tali occasioni il bambino si dimostra relativamente tranquillo, allora è possibile procedere con l’inserimento, introducendo il momento del pasto.
L’ultima routine che viene inserita è il sonno, in quanto per il bambino addormentarsi al nido significa avere una grande fiducia nell’ambiente che lo circonda, tanto da addormentarsi completamente. Con l’introduzione del sonno l’inserimento si considera concluso, anche se è possibile che ancora per qualche tempo si mantenga un orario di frequenza ridotto, per dare modo al bambino di ambientarsi del tutto.
Ovviamente i tempi dell’inserimento non devono essere rigidi, ma devono poter essere definiti in base alle caratteristiche e alle reazioni manifestate da ciascun bambino. È molto importante rispettare i tempi di ogni singolo bambino senza avere fretta, perché tale gradualità permette al piccolo di vivere queste nuove esperienze in modo non traumatico.
Chiamate in segreteria per maggiori informazioni